Cosa sono i campi elettromagnetici ?

I campi elettrici sono creati da differenze di potenziale elettrico o tensioni: più alta è la tensione, più intenso è il campo elettrico risultante.

I campi magnetici si creano quanto circola una corrente elettrica: più alta è la corrente, più intenso è il campo magnetico.

I campi elettrici esistono ovunque sia presente una carica elettrica positiva o negativa. L'intensità del campo elettrico si misura in volt al metro (V/m). Il campo elettrico esiste anche se non circola alcuna corrente.

I campi magnetici derivano dal moto delle cariche elettriche. L'intensità del campo magnetico si misura in ampere al metro (A/m).
In genere nella ricerca sui campi elettromagnetici, gli esperti usano invece un'altra grandezza a questa collegata, "l'induzione magnetica" (misurata in Tesla, "T" o nei suoi sottomultipli come il microtesla (uT). A differenza dei campi elettrici un campo magnetico si produce soltanto quando un apparecchio è acceso e circola della corrente elettrica. Più alta è la corrente, maggiore è l'intensità del campo magnetico.

Quali sono le principale sorgenti dei campi elettromagnetici negli ambienti di vita e di lavoro ?

Le principali apparecchiature che sono sorgenti dei campi elettromagnetici a 50 Hz sono:

-In ambito industriali:

  • Cabine di trasformazione AT/MT/BT inglobate nei corpo della fabbrica
  • Centrali termoelettriche o similari
  • Quadri elettrici presenti in numero notevole nello stesso ambiente-reparto o con presenza di forti correnti            (>> 100A)
  • Gruppi elettrogeni e di continuità
  • Uffici prossimi-adiacenti a locali tecnici o cabblagi di notevole portata

-In ambito domestico ed uffici:

  • Cablaggio elettrico degli edifici civili
  • Elettrodomestici o altri apparecchi elettrici

-In ambienti esterni:

  • Impianti a bassa frequenza( 50Hz) con forti correnti
  • Impianti di produzione- trasporto e trasformazione di energia
  • Sistemi di alimentazione reti ferroviarie ed assimilabili, elettrodotti a  50Hz
  • Vincoli di edificabilità in presenza di linee in AT

Cosa succede quando siete esposti ai campi elettromagnetici? 

 Quando i campi elettrici agiscono su materiali conduttori, influenzano la distribuzione delle cariche elettriche sulla loro superficie e provocano un flusso di corrente attraverso il corpo, verso la terra.                                                                                                                 Campi elettrici a bassa frequenza agiscono sul corpo umano, esattamente come agiscono su qualunque altro mezzo composto di particelle cariche.  I campi magnetici a bassa frequenza provocano la circolazione di correnti all’interno del corpo. L’intensità di queste correnti dipende dall’intensità del campo magnetico esterno. Se sufficientemente elevate, queste correnti possono provocare la stimolazione di nervi e muscoli o influenzare altri processi biologici.                                                                                                         Sia i campi elettrici sia quelli magnetici inducono differenze di potenziale e correnti nel corpo ma, anche nel caso in cui si sia immediatamente al di sotto di una linea ad alta tensione, le correnti indotte sono piccolissime in confronto alle soglie necessarie per provocare scosse ed altri effetti elettrici. Il riscaldamento è il principale effetto biologico dei campi elettromagnetici a radiofrequenza. Nei forni a microonde questa circostanza è sfruttata per riscaldare i cibi. I livelli dei campi a radiofrequenza ai quali la gente è normalmente esposta sono di gran lunga inferiori a quelli richiesti per produrre un riscaldamento significativo. Gli effetti di riscaldamento delle radioonde costituiscono la base su cui si fondano le attuali linee guida. Gli scienziati stanno indagando anche la possibilità che, al di sotto dei livelli di soglia necessari per provocare il riscaldamento corporeo, si manifestino altri effetti, legati ad esposizioni a lungo termine.